top of page
  • saragretabloglibri

Quando Borg posò lo sguardo su Eve di Annarita Stella Petrino

Presentiamo un libro di fantascienza nato per chi la fantascienza non la conosce ancora e vuole sperimentarla senza addentrarsi in mondi alieni e spade laser.

Abbiamo già conosciuto l'autrice potete trovare la sua intervista qui.


SCHEDA DEL LIBRO




 

Trama

Nella Sedicesima Primavera gli esseri umani non sono l'unica specie dominante. Dopo il cataclisma che ha quasi ucciso il pianeta, vivono sottomessi ai borg che loro stessi hanno creato quando il mondo devastato da guerre e pestilenze aveva bisogno di tornare a essere popolato. Un Governo borg e leggi borg regolamentano la nuova società, i cui ideali sembrano discostarsi di poco da quelli che avevano fatto precipitare quella vecchia. Di quei giorni è rimasto un Partito, ora l'unico tentativo organizzato degli esseri umani per riaffermare la propria autonomia. La lotta per la libertà è un cammino lungo e costellato di vittime, ed è in questo scenario che si muove Lilandra Nassir, una giovane borg erede di una potente famiglia. Nella lunga e faticosa ricerca delle proprie origini e della sua sfaccettata identità, Lilandra attraverserà il nuovo mondo borg per scoprire che la diversità fra le razze è solo dettata dall'errata convinzione di un'inesistente superiorità di una sull'altra.


Recensione

Oggi vi voglio parlare di questo libro fantascientifico, curato dalla casa editrice: Tabula Fati. Mio malgrado devo fare un piccolo appunto, le loro copertine di questa CE, soprattutto quelle del genere sci-fi, sono tutte simili tra loro, anche se sono di autori diversi. Ciò può penalizzare molto sia gli autori, che la casa editrice stessa, creando confusione nei lettori e dubbiosi sul loro acquisto.

Detto ciò, la storia che ci narra Annarita, rigorosamente in terza persona, narra delle vicende di una giovane Lilandra, spensierata e felice, figlia unica di una famiglia nobile, che trascorre le sue giornate tra i confini della sua dimora e un ragazzo della servitù: Luka. Ben presto, capiremo che tra i due, c’è un sentimento che va oltre alla semplice amicizia. Lilandra è una ragazza particolare, una borg, ossia ciò che noi definiamo androidi, nonostante le sue caratteristiche fisiche siano uguali a quelle degli esseri umani e quindi facilmente scambiabili per essi.

Il padre è molto preoccupato per il futuro della figlia e la tiene all’oscuro, dell’odio che le persone provano verso la loro razza. Desidera per lei, una vita preimpostata, tanto da cercarla di accasare con il figlio di un’altra famiglia borg, loro conoscenti. Tuttavia il carattere indipendete e selvaggio di Lilandra, la spinge una notte a fuggire con Luka, per poter vivere in pace la loro storia d’amore e combattere i pregiudizi e le leggi, che la società ha decretato: il divieto tra borg e umani di sposarsi e procreare.

Lilandra però, scoprirà a sue spese, che il mondo intorno a lei non è roseo come pensava e dovrà rimboccarsi le maniche per scappare e iniziare una nuova vita.

Qui mi fermo per evitare i soliti spoiler o raccontarvi tutta la storia, rovinandovi il piacere della lettura. Ciò che mi ha colpito è stato proprio lo stile di scrittura di Annarita, chiaro e lineare, facendoci scorrere le pagine senza troppa difficoltà. Merito anche di un buon editing generale.

Carina la storia che c’è dietro, richiamando appunto il titolo del libro. Mi ha dato molto da pensare anche sulla figura di Adamo ed Eva, catturando il mio interesse. Quello che mi ha lasciata un po' delusa sono i legami tra i personaggi, molto frettolosi, compresi quelli amorosi. Avrei preferito si approfondisse di più, anche per entrare maggiormente in empatia con essi.

Persino Lilandra in alcuni atteggiamenti, non pare neppure la stessa ragazza incontrata all’inizio del libro. Ho pensato potesse essere una scelta dell’autrice, per fargli rispecchiare il fatto che era un borg, e per ciò che è costretta ad affrontare durante la storia, però secondo me, influisce molto sul lettore.

Nonostante ciò, è un libro che vale la pena di leggere e ve lo consiglio senza indugi. Approcciarvi a questo genere, può solo farvi piacere e trasmettervi tante belle sensazioni.

Non vedo l’ora di immergermi in altre opere dell’autrice.

Consigliato a:

A chi vuole conoscere la fantascienza attraverso un libro non inquadrato;

A chi cerca un libro che faccia riflettere.

A chi, come me, ama le distopie.


2 views0 comments
bottom of page