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La morte del leone di Dea Cucciniello

  • saragretabloglibri
  • Sep 23, 2021
  • 2 min read

Il libro di oggi è una mia (di Sara) personalissima scelta. Non è stata l'autrice a contattarmi ma io a trovare per caso il suo lavoro. Poiché me ne sono innamorata, ho deciso di proporvelo.

SCHEDA DEL LIBRO




Trama

Il romanzo si apre con il suicidio di Vienna, un’insegnante di filosofia. In occasione del funerale i suoi quattro alunni prediletti, ormai adulti, si riuniscono, provati dall’evento ma al contempo curiosi di farvi luce. Bastano 24 ore per portare a galla stralci di memoria irrisolti, dolori sopiti, segreti taciuti, di cui l’incontestata protagonista è proprio lei, la grande professoressa che vent’anni prima li aveva semplicemente scelti tra i tanti e aveva cambiato per sempre le loro esistenze

Ma può il destino di quattro vite essere inesorabilmente segnato da una sola persona?

E ora che lei ha scelto la morte, sapranno loro ritrovare quell’equilibrio negato?

Perché dopo la fine c’è un nuovo inizio, ma nulla sarà come prima.

Recensione

La morte del leone è un esempio lampante di come la piccola editoria e gli scrittori emergenti non abbiano nulla da invidiare ai grandi della categoria.

La storia si dipana con una narrazione sapiente che zigzaga tra il presente e il passato prendendo uno alla volta il punto di vista di tutti e quattro i protagonisti: Amelia, Mia, Walter e Andrea.

Ognuno di essi svela poco a poco le proprie vicende segnate da una frattura, un’ombra, una voragine mai colmata in cui pare scorgersi inevitabilmente il volto della grande Vienna, assente eppure sempre presente.

La morte del leone è pertanto una storia di quattro vite spezzate, intrecciate e al contempo distanti, che convergono nella ricerca quasi ossessiva della verità, di quel perché che li tiene svegli la notte.

Malgrado l’inizio un po’ lento, personalmente ho adorato questo libro, la cui trama non molto corposa lascia ampio spazio alla riflessione. I temi ruotano attorno alla fragilità dell’essere umano, al suo bisogno di sapere e alla ricerca della propria identità. In ogni riga viene messo in luce come ognuno di noi non sia che il risultato dell’impronta di altri nel nostro passato e quanto sia impervio il percorso di liberazione da questo giogo.

Lo stile dell’autrice è ricco ben strutturato e la proprietà di linguaggio è notevole. Sono utilizzati molti dialoghi nonché tecniche di flashback che rendono il susseguirsi degli eventi intrigante.

A chi lo consiglio:

  • A chi vuole immergersi in un percorso di ricerca nei lati oscuri della mente;

  • A chi non cerca un libro colmo di eventi ma vuole una storia che sappia lasciargli qualcosa;

  • A chi vuole perdersi in una scrittura dettagliata e in una prosa elegante.







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